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Una giornata con Punzo

Ma voi ve le ricordate le giornate in campagna coi parenti, quando eravamo piccoli?

Vi ricordate gli zii, quelli con la camicia sporca di sugo, che dopo aver mangiato la mozzarella si addormentavano sulla sdraio, quella di tela ingrigita e graffiante, all’ombra di un albero?

Ve lo ricordate il silenzio che si imponeva a noi bambini che invece scalpitavamo e potevamo scoppiare tanta la voce che stavamo sopprimendo? Non vi par di sentire ancora il cugino capellone con la chitarra in mano, che cantava sommesso e un po’ malinconico, le canzoni tipiche napoletane? E il nonno che russava rumoroso e molesto, mentre le mamme sistemavano e pulivano meticolose e lente?

Quella sensazione di sicurezza e familiarità è quello che manca oggi. Si è persa la spensieratezza che solo la terra infonde. Ma noi, della famiglia Punzo, siamo rimasti attaccati a quelle emozioni.

E proprio quelle sensazioni, la voglia di riviverle e trasmetterle alle generazioni future, è ciò che ci spinge ad organizzare giornate come quella del 29 Maggio. Ci saranno le urla dei bambini che corrono in una gara d’atletica dove ne usciranno tutti vincitori, stanchi e contenti; ci sarà uno spettacolo di scherma; ci sarà il cibo, quello nostrano, condito con l’olio che nasce dalle nostre olive; ci sarà il nostro vino, e ci sarà la musica.

Proprio quella di quel cugino capellone, ma stavolta suonata per davvero e cantata a voce alta, con gioia: l’allegria è l’obiettivo della giornata.

Vogliamo riportare indietro le emozioni perdute, vogliamo solo farvi divertire e mangiare. Vogliamo farvi scoprire com’è entrare nella famiglia Punzo.

Vogliamo farvi provare quello che proviamo noi, ogni giorno.

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